Come il movimento #MeToo sta diffondendo la consapevolezza sulle aggressioni sessuali
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Nel caso ve lo foste perso, le recenti accuse contro Harvey Weinstein hanno generato un'importante conversazione sull'aggressione sessuale a Hollywood e non solo. Solo la scorsa settimana, 38 attrici si sono fatte avanti con accuse sul dirigente del film. Ma la scorsa notte, 10 giorni dopo la pubblicazione della storia iniziale, è nato il movimento #MeToo, rendendo evidente che le aggressioni e le molestie sessuali non sono certo esclusive dell'industria cinematografica.
L'attrice Alyssa Milano è andata su Twitter domenica sera con una semplice richiesta: "Se sei stata molestata o aggredita sessualmente scrivi 'anch'io' come risposta a questo tweet". È un grido di battaglia destinato a far luce su un problema che colpisce più di 300.000 persone all'anno, secondo il Rape, Abuse & Incest National Network (RAINN).
In pochissimo tempo, le donne hanno condiviso storie delle proprie esperienze. Alcuni, come Lady Gaga, hanno parlato del loro assalto in passato. Ma altri, in settori che vanno dall'editoria di libri alla medicina, hanno ammesso di aver reso pubblica la loro storia per la prima volta. Alcuni hanno parlato di storie dell'orrore con la polizia, altri di timori che sarebbero stati licenziati se qualcuno lo avesse scoperto.
L'attenzione sull'aggressione sessuale a Hollywood ha guadagnato terreno sui social media quando Twitter ha sospeso temporaneamente Rose McGowan dopo aver pubblicato una serie di tweet che chiamavano uomini potenti nel settore, incluso un tweet che suggeriva che Ben Affleck stava mentendo sul non sapere delle azioni di Weinstein.
McGowan si è rivolta a Instagram per galvanizzare i suoi fan, ritenendoli il #RoseArmy. Mentre lottavano per ripristinare il suo account, le celebrità continuavano a farsi avanti. Tra questi, la modella inglese Cara Delevingne, che ha condiviso la sua storia su Instagram, e l'attrice Kate Beckinsale, che ha fatto lo stesso.
Twitter rivelato in Ilatlanticoche l'hashtag è stato condiviso mezzo milione di volte in sole 24 ore. Se questo numero sembra grande, è solo una piccola frazione del numero effettivo di persone vittime di violenza sessuale ogni anno. Secondo RAINN, la più grande organizzazione americana contro la violenza sessuale, qualcuno viene aggredito sessualmente negli Stati Uniti ogni 98 secondi. Una donna americana su sei è stata vittima di uno stupro tentato o completato nel corso della sua vita. ("Stealthing" è anche un grosso problema, che finalmente viene riconosciuto come aggressione sessuale.)
Milano ha iniziato l'hashtag con l'intenzione di aumentare la consapevolezza sulle aggressioni sessuali e le molestie negli Stati Uniti, e sembra che stia facendo proprio questo. Dopo aver notato l'hashtag, l'American Civil Liberties Union ha twittato: "Ecco come avviene il cambiamento, una voce coraggiosa alla volta".