La strada per il recupero dei sopravvissuti all'attentato alla maratona di Boston

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Il 15 aprile 2013, Roseann Sdoia, 45 anni, si è recata a Boylston Street per fare il tifo per gli amici che correvano alla maratona di Boston. Entro 10-15 minuti dall'arrivo vicino al traguardo, una bomba è esplosa. Pochi secondi dopo, nel panico tentativo di mettersi in salvo, ha calpestato uno zaino che conteneva un secondo esplosivo e la sua vita sarebbe cambiata per sempre. (Leggi il suo straziante resoconto dell'attentato alla maratona di Boston del 2013 qui.)
Ora un amputato sopra il ginocchio, Sdoia continua sulla lunga strada della guarigione. Ha perseverato attraverso mesi di terapia fisica per imparare a camminare con una gamba protesica da 10 libbre e integra la terapia con allenamenti sotto la guida dell'allenatore Justin Medeiros del West Newton Boston Sports Club. Con l'aiuto di Medeiros ha rafforzato il suo core e la parte superiore del corpo in modo da poter manovrare meglio con la protesi, e lavora anche verso il suo obiettivo finale di correre di nuovo.
In questo video, Sdoia riflette sulla sua vita prima e dopo l'attentato dell'anno scorso e ci dà uno sguardo da vicino al suo processo di riabilitazione.
Un ringraziamento speciale a Roseann Sdoia per aver condiviso la sua incredibile storia con i nostri lettori, e anche al Boston Sports Club, a Joshua Touster Photography e alla Fondazione Who Says I Can't per la loro collaborazione nella produzione di questo video.