Video laparoscopia: a cosa serve, come si fa e come va il recupero
Contenuto
- A cosa serve la videolaparoscopia
- Come viene eseguita la videolaparoscopia
- Quando non dovrebbe essere fatto
- Com'è il recupero
- Possibili complicazioni
La videolaparoscopia è una tecnica che può essere utilizzata sia per la diagnosi che per il trattamento, quest'ultima chiamata videolaparoscopia chirurgica. La videolaparoscopia viene eseguita con l'obiettivo di osservare le strutture presenti nella regione addominale e pelvica e, se necessario, rimuovere o correggere l'alterazione.
Nelle donne la laparoscopia viene eseguita principalmente per la diagnosi e il trattamento dell'endometriosi, tuttavia questo non è il primo test eseguito, in quanto è possibile arrivare alla diagnosi attraverso altri test, come l'ecografia transvaginale e la risonanza magnetica, ad esempio, che sono inferiori invasivo.
A cosa serve la videolaparoscopia
La videolaparoscopia può essere utilizzata sia come metodo diagnostico che come opzione di trattamento. Quando viene utilizzata per scopi diagnostici, la videolaparoscopia (VL), chiamata anche VL diagnostica, può essere utile nell'indagine e nella conferma di:
- Problemi alla vescicola e all'appendice;
- Endometriosi;
- Malattia peritoneale;
- Tumore addominale;
- Malattie ginecologiche;
- Sindrome adesiva;
- Dolore addominale cronico senza causa apparente;
- Gravidanza extrauterina.
Quando indicato a scopo terapeutico, si chiama VL chirurgico, e può essere indicato per:
- Rimozione della cistifellea e dell'appendice;
- Correzione dell'ernia;
- Trattamento dell'idrosalpinite;
- Rimozione di lesioni ovariche;
- Rimozione di aderenze;
- Legatura delle tube;
- Isterectomia totale;
- Rimozione del mioma;
- Trattamento delle distopie genitali;
- Chirurgia ginecologica.
Inoltre, la videolaparoscopia può essere indicata per eseguire una biopsia ovarica, che è un esame in cui l'integrità del tessuto dell'utero viene valutata microscopicamente. Comprendi cos'è e come viene eseguita la biopsia.
Come viene eseguita la videolaparoscopia
La videolaparoscopia è un esame semplice, ma deve essere fatto in anestesia generale e consiste nel praticare un piccolo taglio nella regione prossima all'ombelico attraverso il quale deve entrare un tubicino contenente una microcamera.
Oltre a questo taglio, vengono solitamente eseguiti altri piccoli tagli nella regione addominale attraverso la quale passano altri strumenti per esplorare la regione pelvica, addominale o per eseguire l'intervento. La microcamera viene utilizzata per monitorare e valutare l'intero interno della regione addominale, consentendo di identificare il cambiamento e favorirne la rimozione.
La preparazione per eseguire l'esame consiste nell'eseguire esami precedenti, come la valutazione del rischio preoperatoria e chirurgica, e quando questo esame esplora la cavità addominale è necessario svuotare completamente l'intestino utilizzando lassativi sotto consiglio medico il giorno prima dell'esame.
Quando non dovrebbe essere fatto
La videolaparoscopia non deve essere eseguita in caso di gravidanza avanzata, in persone con obesità patologica o quando la persona è gravemente compromessa.
Inoltre, non è indicato in caso di tubercolosi del peritoneo, cancro nella regione addominale, massa addominale voluminosa, ostruzione intestinale, peritonite, ernia addominale o quando non è possibile applicare l'anestesia generale.
Com'è il recupero
Il recupero dalla chirurgia laparoscopica è molto migliore rispetto alla chirurgia convenzionale, poiché ci sono meno tagli e il sanguinamento durante l'intervento chirurgico è minimo. Il tempo di recupero dalla chirurgia laparoscopica dura dai 7 ai 14 giorni, a seconda della procedura. Dopo questo periodo la persona può tornare gradualmente alle attività quotidiane secondo la raccomandazione medica.
Immediatamente dopo la laparoscopia, è normale sentire dolore all'addome, dolore alle spalle, sentirsi bloccati nell'intestino, sentirsi gonfi, malati e avere voglia di vomito. Pertanto, durante il periodo di recupero, si dovrebbe riposare il più possibile ed evitare di fare sesso, guidare, pulire la casa, fare la spesa e fare esercizio nei primi 15 giorni.
Possibili complicazioni
Sebbene questo esame sia il migliore per completare la diagnosi di alcune malattie e avere un miglior recupero, quando usato come forma di trattamento, così come altre procedure chirurgiche, la videolaparoscopia presenta alcuni rischi per la salute, come l'emorragia in organi importanti come il fegato o milza, perforazione dell'intestino, della vescica o dell'utero, ernia nel sito di ingresso dello strumento, infezione del sito e peggioramento dell'endometriosi, per esempio.
Inoltre, possono verificarsi pneumotorace, embolia o enfisema sul torace. Per questo motivo la videolaparoscopia non è normalmente richiesta come prima opzione per la diagnosi delle malattie, essendo più utilizzata come forma di cura.